Chi sono
[a saperlo]
Marco, una volta detto Rollo perchè mi sono rollato sigarette per una vita. Nato a Torino nel freddo Gennaio del 1974. Che fosse freddo lo immagino solamente; io me ne sono rimasto ben bene al caldo per la maggior parte del mese. Segno zodiacale acquario, un segno dalle caratteristiche “bizzarre”: a volte geniale, a volte sognatore, la maggior parte del tempo con la testa tra le nuvole e con sempre tanta voglia di libertà.
Persona dalle poche (lo dico io che vorrei fare/saper fare di tutto) passioni, la prima in assoluto i computer. Per fortuna sono nato in pieno boom dei micro-pc ed invece di giocare con i soldatini a 8 anni già “smanettavo” con questi aggeggi infernali. Ho smanettato talmente tanto che col tempo è diventato il mio lavoro, e penso ancora sia l’unica cosa che io sappia fare decentemente a parte dormire.
Seconda passione in ordine cronologico, le moto. Usarle, vederle, sognarle. Tutto! Quasi una droga, da quando ho iniziato a 16 anni è l’unica cosa che non ho mai mollato. Certo anche con i computer non ho mai mollato ma quella ormai è la mia professione e non vale più, mentre la moto ha sempre rappresentato per me la fuga e la libertà. Purtroppo d’inverno è un po’ più difficile essere liberi.
Ultima grande passione, la fotografia. Protagonista, spero, di questo sito. Da sempre affascinato dalle immagini, cresciuto in una casa straripante di fumetti di ogni genere. Mi convinco sempre più i fumetti abbiano formato il mio modo di “vedere” la fotografia, l'immagine.
Dicevamo da sempre affascinato, ma sempre troppo pigro per iniziare a praticare. Il passo di comprare la prima reflex l’ho fatto moltissimi anni fa ma di usarla proprio non ne avevo voglia. Visti anche i risultati terri-orribili dei primi scatti (ovviamente, era colpa della macchina e/o della pellicola).
Questa cosa di fare foto però mi rimasta lì. Una voglia che voleva emergere ma a cui io non dedicavo mai molto tempo. Le reflex sono macchine “impegnative”, non puoi solo metterla in tasca e usarla se capita. No no, bisognava assolutamente prendere una compatta da avere sempre con se, visto che se non facevo foto la colpa era sicuramente della macchina troppo grossa e scomoda da portare con se. Ormai il tempo del digitale era arrivato, per cui compattina digitale e via! Sì, proprio così. E con la compattina ci ho preso gusto. Così tanto gusto che mi sono reso conto che forse una reflex era meglio. Anzi, che girare con un borsone pieno di obiettivi era fin più pratico che girare con la compattina. Insomma, la molla era scattata. Anche in un bastian contrario come me.
Primo corso nel 2004, un corso per capire che le mie bruttezze non erano “colpa” della reflex. Poi un altro ancora alla Società Fotografica Subalpina. Tanto tempo passato a provare, studiare, fare e guardare. Mi piacciono le forme geometriche, i colori, gli insetti e la natura in generale; sicuramente sono più i soggetti che scelgono me invece del contrario [si dice che scattiamo foto di immagini che abbiamo già in testa].